Il Judo è un'arte marziale giapponese e un sistema filosofico pedagogico praticato a livello mondiale.
Il judo nasce e si sviluppa per merito del professore Kano Jigoro (Mikage, 28 Ottobre 1860 - Mar del Giappone, 4 Maggio 1938) che riunì in un'unica disciplina varie scuole di jujitsu, soprattutto le due di cui era diventato maestro: la Tenshin Shin'yo-ryu o scuola del vero salice divino che rappresentava uno stile di combattimento a mani nude, morbido, completo, celebre soprattutto per gli atemi waza (colpi di percussione in parti precise del corpo) e katame waza (tecniche di controllo dell'avversario con immobilizzazioni, strangolamenti e leve articolari); la Kito-ryu o scuola dell'ascesa e della caduta, anche essa completa, ma più celebre per i nage waza (tecniche di lancio), per lo stile di combattimento in armatura e per un metodo di allenamento ancora in uso e molto sviluppato nel judo contemporaneo: il randori o esercizio libero.
Jigoro Kano iniziò a studiare il jujitsu proprio per difendersi dal bullismo di cui era vittima per via della sua gracile costituzione. Iniziò all'età di 17 anni e acquisì il grado di maestro in poco tempo studiando assiduamente presso le suddette scuole per poi sviluppare il proprio metodo di combattimento. La svolta avvenne con la presentazione al suo maestro Iikubo Tsunetoshi, titolare della Kito-Ryu, del principio del Roppo no kuzushi a seguito del quale quest’ultimo gli consegnò i libri della scuola. Nel 1882 Jigoro Kano inaugura a Tokyo il Judo Kodokan la cui attività ha raggiunto attualmente uno straordinario splendore. Il progetto che si pone il fondatore è ambizioso: riunire le varie scuole di ju-jitsu sotto un'unica grande scuola per traghettare quest'antica tradizione e i suoi insegnamenti dal mondo delle guerre tra samurai all'epoca contemporanea; creare un sistema educativo in grado di garantire all'individuo la possibilità di esprimere il suo pieno potenziale all'interno della società.
Lo stesso Jigoro Kano notò un miglioramento sulla sua persona mentre apprendeva il jujitsu, infatti il suo carattere irrequieto si placò, il suo fisico gracile divenne sempre più robusto fino a divenire sempre più cosciente della propria persona. Decise tuttavia di operare un cambio di paradigma: se nel jujitsu i miglioramenti personali erano determinati dal suo scopo ultimo che coincideva nella massima conoscenza e padronanza dell'attacco e della difesa, nel judo lo scopo ultimo doveva essere invece lo sviluppo dell'individuo sotto tutti i punti di vista (fisico, mentale, morale) ottenibile appunto attraverso lo studio e la padronanza dell'attacco e della difesa. Con questo spirito il professor Kano impiegò diverse decadi per codificare il sistema attuale del judo, sempre a contatto con altre scuole di jujitsu, con altre arti marziali (celebre fu la sua amicizia con Gichin Funakoshi considerato il padre del Karate Shotokan) le istituzioni giapponesi e successivamente mondiali, per far sì che il suo metodo venisse conosciuto in tutto il pianeta.
Tecnicamente sviluppò un sistema di allenamento che mantenne i principi di autodifesa e di combattimento ma in grado di mettere in sicurezza i praticanti. Eliminò dal randori (l'esercizio libero) le tecniche di percussione ai punti vitali e l'uso dell'armi che vennero mantenute nei Kata (le forme di combattimento) esaltando invece le proiezioni, i controlli a terra, gli strangolamenti e le leve articolari al gomito. I due principi che segnarono uno spartiacque decisivo rispetto al jujitsu sono il "Seryoku Zenyo" o miglior utilizzo dell'energia e il "Ji ta kyò ei" che significa amicizia e mutua prosperità. Ogni judoista o judoka deve tendere al raggiungimento di questi due principi fondamentali esercitandoli nella pratica del judo. Anche il nome Ju-Do venne scelto per differenziare il cambio di mentalità. Non più Jitsu (arte, tecnica...), ma “Do” (via, insegnamento...) con il kanji (carattere giapponese) “Ju” che significa "gentilezza", "cedevolezza"; Judo infatti significa "insegnamento della gentilezza" o "via della cedevolezza".
Nel 1964 Il Judo divenne disciplina olimpica. In tutto il mondo si contano più di 5 milioni di persone che praticano il judo.
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